domenica 6 maggio 2007

Tesoretto? Molto rumore per nulla

Moody's promuove la politica economica del governo, prevede una buona crescita dell'economia anche nel prossimo anno e una ulteriore riduzione del deficit pubblico. L'agenzia non modifica il rating, il voto di affidabilità sui titoli economici, ma non prevede neanche peggioramenti. Apprezza inoltre lo sforzo sulle liberalizzazioni.

Ma con il protezionismo degli assetti proprietari non si rischia una marcia indietro?
Se pensiamo all'italianità delle e nelle imprese, il collegamento con immagini del secolo scorso sono d'obbligo, vengono istantanee, purtroppo.
Immaginate Londra dopo la Grande Guerra che cerca disperatamente, e invano, di risollevare la sterlina al "gold standard".
Pensate a François Mitterrand che del franco forte come il marco tedesco fece un'immensa ed estenuante questione d'orgoglio.
Oggi non c'è più un solo Paese al mondo che guardi alla forza della propria moneta in una logica nazionalistica.
Le tentazione dei governi di garantire il controllo nazionale delle reti non è solo in Italia però: ovunque in Europa c'è una tradizione di "tutela" di imprese percepite come un bene pubblico (vedete la Francia con Renault, TGV).

Le misure di apertura al mercato sono mirate ai servizi non importabili dall'estero: l'obiettivo è raffreddare l'inflazione, che a sua volta incide sui negoziati per i salari. In questo modo il foverno vuole aumentare il potere d'acquisto e la competitività. Certo le liberalizzazioni interne non sono legate ad una liberalizzazioni a 360 gradi dell'economia.

La situazione è incredibile e allucinante riguardo al "tesoretto".
Chi scopre un "tesoretto", trova un'opportunità di investimento per sè!
Stiamo/stanno discutendo accanitamente sulla destinazione del tesoretto di bilancio, ma...
ci rendiamo conto che appena le condizioni vanno leggermente meglio, c'è una sconnessione nelle percezioni tra lo Stato e i sindacati e alcuni politici che dicono fare gli interessi dei cittadini. Questi ultimi non si sentono responsabili del debito pubblico. Se le entrate sono un po' sopra al previsto, sembra subito che abbiano pagato troppo (su questo è palese, però...). Certo è che, di fronte agli attivi e agli oneri dello Stato, il tesoretto non è nulla.
Molto di questo infatti dovrebbe andare a ridurre il debito. Abbattere il debito infatti equivale a creare ricchezza per tutti riducendo gli interessi passivi.

Per sintetizzare: la Finanziaria per il 2007 è stata dura, onerosa e poco ponderata.
Ci vogliono regole dure per l'evasione e dall'altra parte ridurre la tassazione su determinati tipi di redditi (finanziari sopratutto) che possano portare tutte le famiglie ad investire mirando al risparmio a medio/lungo periodo e a pagare sinceramente il giusto.
Ora risulta un tesoretto, una piccola somma, introiti dell'erario quasi inaspettati: cerchiamo/cercate di non rovinare tutto.
Non cadete, o governanti, nelle richieste opprimenti dei sindacati!
Spendiamo bene ciò che abbiamo, proprio come se fossimo un piccolo bambino che gestisce i suoi primi risparmi della sua nuova vita.


see u,
Giangiacomo

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