sabato 19 maggio 2007

«Amo la Francia come una persona cara»

Il primo discorso del nuovo presidente della Repubblica, Nicolas Sarkozy: «E' ora che io restituisca al Paese quello che mi ha dato»

"Cari compatrioti,
parlando con voi questa sera, in questo momento diverso per tutti, ma eccezionale nella vita di un uomo, sento una profonda sincera immensa emozione.
Dall'infanzia sono fiero di appartenere ad una grande una vecchia una bellissima nazione, la Francia.
Io amo la Francia. Io amo la Francia come amo una persona cara che mi ha dato tutto.
Ora tocca a me, tocca a me, ridarle quello che lei mi ha dato.
Questa sera penso ai milioni di francese che mi hanno dato la loro fiducia.
voglio dire loro che mi hanno fatto il più grande onore che si puù dare giudicandomi degno di presiedere al destino della Francia.
Il mio pensiero va a tutti quelli che mi hanno accompagnato in questa campagna voglio dire quanto sono grato, voglio darle il mio affetto sopratutto alla mia famiglia, ai miei amici, ai miei partigiani, voglio dirlo a tutti quelli che mi hanno sostenuto.
E il mio pensiero va alla madame Royal, il mio pensiero va a Lei, voglio dire a lei
...
Rispettate madame royal, rispettandola significa rispettare i milioni francesi che hanno votato per lei.
Il presidente della republica deve amare tutti i francesi qualsiasi pensiero politico abbiano.
Il mio pensiero va a tutti i francesi che non hanno votato per me.
Voglio dirli che oltre la lotta politica e la divergenza di opinioni, per me esiste una sola Francia, sarò il presidente di tutti i francesi, parlerò per ognuno di loro.
Questa sera c'è una sola vittoria: della democrazia, dei valori che ci uniscono, degli ideali che ci uniscono.
La priorità è fare di tutto perchè i francesi abbiamo sempre la voglia di parlare tra di loro, di lavorare insieme.
Il popolo francese si è espresso, ha deciso di rompere con le idee abitutdini del passato.
Oggi riabiliterò il lavoro, l'autorità, la morale, il rispetto, il merito.
Voglio mettere all'onore la nazione di identità nazionale.

Voglio rendere ai francesi l'orgoglio della Francia.
Il pentimento, che è una forma di odio verso noi stessi, è finito.
I francesi hanno deciso di cambiare questo cambiamento lo attuerò perchè è il mandato che i francesi mi hanno dato e perchè la Francia ne ha bisogno.
Però lo farò con tutti i francesi. Lo farò con uno spirito di unione e fratellanza. Lo farò senza che nessuno senta di essere escluso.
Lo farò con la volontà che ognuno possa trovare il posto nella repubblica, che ognuno si senta rispettato, riconosciuto nella sua dignità di cittadino, di uomo.
Tutti quelli che la vita ha distrutto, ha usato, devono sapere che non saranno abbandonati, saranno aiutati, saranno soccorsi.

Quelli che credono che non usciranno mai, qualsiasi cosa loro facciano, devono sapere che non saranno messi da parte avranno le stesse opportunità di tutti gli altri.
Io chiedo a tutti i francesi al dila delle loro credenze e delle loro orgini di unirsi a me per rimettere la Francia in movimento.
Chiedo di non lasciarsi rinchiudersi dall'intolleranza e dai settarismi, ma di aprirsi agli altri, a quelli diversi, a quelli che hanno altri convizioni.

Voglio lanciare un appello ai nostri partner europei con il quale il nostro destino legato.
Voglio dire loro che da sempre sono europeo.
Credo profondamente e sinceramente di costruire un'europa e questa sera la Francia è rientrata in Europa.
Ma chiedo ai nostri partner europei, di ascoltare la voce dei popoli che vogliono essere protetti.

Voglio chiedere ai nostri partner europei di non restare sordi alla collera dei popoli che vedono l'unione europea non come protezione, ma come cavallo di troia per tutte le minacce che porta il mondo.

Voglio lanciare un appello ai nostri amici americani per dirgli che possono contare sulla nostra amicizia
che sono i nostri amici nelle tragedie che abbiamo affrontato insieme.
la Francia sarà sempre al loro fianco quando loro avranno bisogno della Francia, ma voglio anche dire che l'amicizia è accettare che gli amici possano pensare in modo diverso e che una grande nazione come gli USA ha il dovere di non ostacolare la lotta contro il riscaldamento climatico, ma di prendere la testa di questa lotta perchè la sorta di tutta l'umanità è in pericolo.
La Francia farà di questa lotta la sua prima lotta!


Voglio lanciare un appello a tutti i popoli del mediterraneo per dirgli che tutto si giocherà nel mediterraneo, che dobbiamo sormontare tutti gli odi per lasciare il posto ad un grande sogno di pace e di civiltà.
Voglio dire di costruire insieme un'unione del mediterraneo che sarà un trade d'union con l'Africa:
quello che è stato fatto 60 anni fa per l'unione dell'europa, lo faremo oggi per l'unione del mediterraneo.

Voglio lanciare un appello a tutti gli africani, un appello fraterno per dire all'Africa, per dirle che la aiuteremo, per l'aiutare a sconfiggere la povertà, la malattia e vincere in pace.
Voglio dirle che decideremo insieme una politica di immigrazione e sviluppo ambizioso.

Voglio lanciare un appello a tutti coloro che nel mondo credono nei valori della tolleranza, della libertà, della democrazia, dell'umanità,
a tutti quelli che sono perseguiti dalle tirannie,
a tutti i bambini e alle donne che il dovere della Francia sarà di essere accanto a loro,
alle infermiere libiche che da 8 anni sono prigioniere,
la Francia non li abbandonerà!
Non abbandonerà le donne che condannano al burka, le donne che non hanno le libertà.
la Francia sarà dalla parte degli oppressi del mondo: è il messaggio della Francia, è l'identità della Francia, è la storia della Francia!

Cari compatrioti, oggi scriveremo insieme una nuova pagina della nostra storia; questa pagina, cari compatrioti, sono certo che sarà grande, sarà bella.
Dal profondo del cuore voglio dirvi, con la più grande sincerità, Viva la Repubblica, Viva la francia"

www.youtube.com/watch?v=GnLzCFwM9Ew

see u,
Giangiacomo

1 commento:

Anonimo ha detto...

GOVERNO FILLON: OTTO UOMINI E 7 DONNE

Un governo di destra aperto a personaggi della sinistra - fra i quali l' ex fondatore di Medici senza frontiere ex ministro socialista della sanità Bernard Kouchner - e del centro, e con il ritorno sulla grande scena politica di Alain Juppé.

E' - come era stato annunciato e promesso dal nuovo presidente francese, Nicolas Sarkozy - un esecutivo snello di soli 15 ministri, paritario - otto uomini e sette donne - quello ufficializzato stamani e che sarà guidato dal premier Francois Fillon. Fra le sette donne spicca Rachida Dati, che era stata portavoce di Sarkozy durante la vittoriosa campagna presidenziale. Figlia di immigrati maghrebini, cresciuta nella banlieue parigina, Dati, 41 anni, sarà ministro della giustizia.

Governo aperto a personalità della sinistra, nell' obiettivo di Sarkozy e Fillon, di unire il popolo francese: accanto a Kouchner, altri due personaggi della gauche figurano nella squadra di governo di Francois Fillon come segretari di Stato.

Si tratta di Eric Besson, ex responsabile dell' Economia nel partito socialista, incaricato della 'Prospettiva e valutazione delle politiche pubbliche', e di Jean-Pierre Jouyet, ex capo della segreteria del Commissario europeo Jacques Delors, che avrà gli Affari europei. Infine il presidente di Emmaus-Francia, Martin Hirsch, considerato anche lui uomo di sinistra, è stato nominato alto commissario alle Solidarietà attive contro la povertà. Il nome che rappresenta l' apertura al centro è quello di Hervé Morin, ministro della difesa. Oggi pomeriggio, alle 16:30, prima riunione del consiglio dei ministri all' Eliseo.

Bernard Kouchner, nominato ministro degli esteri del governo di Francois Fillon, non è "più membro del partito socialista francese". Lo ha affermato il segretario del Ps Francois Hollande.
La dichiarazione di Hollande annuncia l' avvio di una procedura di esclusione dal partito socialista di Kouchner. Secondo il segretario socialista "la pseudo-apertura del governo si riduce ad una avventura individuale, quella di Bernard Kouchner che diventa un ministro in più in un governo di destra".

see u