sabato 5 maggio 2007

No al Governo che vuole trasformare i cittadini da clienti a consumatori

Pubblico con piacere il comunicato stampa della Sen. M. G. Siliquini

"Alleanza Nazionale, che è portatrice di un proprio disegno di riforma, non condivide nulla del disegno di legge Mastella,che reputa pericoloso non solo per i professionisti ma per tutti i cittadini, che vengono trasformati da "clienti", che si affidano al professionista che scelgono in virtù di un rapporto fiduciario, a meri"consumatori" di beni o servizi commerciali. Proprio per questo, AN lavora in commissione Giustizia alla Camera per modificare profondamente la proposta del governo, in primis con l'eliminazione delle deleghe" -ha dichiarato l'On.le Maria Grazia Siliquini, responsabile dell'UfficioLibere Professioni di Alleanza Nazionale, intervenendo al convegno"Professionisti: quale futuro?" a Lecce.
"Questo governo, con la sua politica di false liberalizzazioni,in realtà continua ad aggredire i professionisti italiani: le vereliberalizzazioni - ha continuato Siliquini- sono quelle che intervengono su settori strategici come l'energia, le comunicazioni e le aziende municipazizzate, e non riguardano per nulla le professioni italiane, chesono già libere!"
"I professionisti italiani sono oggi 3 milioni, di cui oltre 2milioni già iscritti agli albi e 900.000 i praticanti e -come emerge dal rapporto del CENSIS- negli utlimi 10 anni sono accresciuti del +58%, conil positivo dato che, oggi, un professionista su due ha meno di 40 annidi età. Pertanto non c'è proprio nulla da liberalizzare, perchè l'accesso è così libero che ha consentito una crescita numerica enorme,decisamente superiore rispetto altri paesi come la Francia e laGermania".
"Questo governo -ha proseguito l'on.le Siliquini- in realtà havoluto portare avanti una politica punitiva nei confronti del mondoprofessionale, da sempre categoria autonoma, indipendente e costituitada "liberi pensatori", non inquadrabili nè sindacalmente nè in altromodo. L'attacco si è sviluppato con due mosse: la prima a luglio 2006con il decreto Bersani (che ha eliminato le tariffe, il divieto delpatto di quota lite e introdotto la pubblicità), la seconda a novembre2006, con il disegno di legge Mastella / Bersani, che ha il compito dismantellare definitivamente la maggior parte degli ordini professionali,portando così al crollo delle casse di previdenza con il passaggioall'INPS dell'enorme liquidità dei liberi professionisti. Questo disegno di legge- ha concluso Siliquini- è contestato datutti i professionisti, sia per lo strumento della delega in bianco algoverno sia per i contenuti di omologazione tra ordini e futureassociazioni riconosciute".

see u,
Giangiacomo

2 commenti:

G. ha detto...

RIFORMA PROFESSIONI - SILIQUINI (AN):
“NO ALLO STRALCIO DELLE ASSOCIAZIONI FINALIZZATO AD INVADERE COMPETENZE DEGLI ORDINI”

“AN è contraria allo stralcio dal DDL Mastella della parte riguardante le associazioni, se questo stralcio ha come obiettivo il riconoscimento per professioni oggi esercitate da iscritti agli ordini professionali, con l’evidente scopo di consentire a soggetti -non formati con il corso di laurea e superamento dell’esame di stato- di esercitare professioni di competenza dei professionisti ordinistici” ha dichiarato l’On.le Maria Grazia Siliquini, responsabile dell’Ufficio Libere Professioni di AN, durante il suo intervento nel corso dell’odierna seduta della commissione giustizia per indagine conoscitiva, replicando all’intervento di Giorgio Berloffa, presidente di Assoprofessioni.
“Il DDL Mastella –ha proseguito l’On.le Siliquini- sul punto è estremamente ambiguo e confuso. Per questo il Parlamento è chiamato a fare chiarezza scrivendo norme che stabiliscano con certezza i confini tra ordini e associazioni, in un sistema duale che escluda sovrapposizioni di prestazioni professionali di pertinenza delle professioni configurate in ordini e collegi, evitando così di dar vita alla concorrenza sleale tra professionisti di diversa formazione”.
Su questo punto –ha concluso Siliquini- non daremo deleghe in bianco al governo, né consentiremo stralci finalizzati ad aggirare lo strumento della legge unitaria che inquadri in maniera organica e coerente il futuro rapporto tra ordini e associazioni”.

see u,
Giangiacomo

Anonimo ha detto...

RIFORMA PROFESSIONI - SILIQUINI (AN): “LA RETROMARCIA DI RUTELLI E MANTINI: SOLO MANOVRE ELETTORALI”



Roma 23 maggio 2007 – “Alleanza Nazionale prende atto della retromarcia e della promessa di cambiamento di rotta sulla riforma delle professioni annunciati ieri da Rutelli e Mantini: è evidente che la paura fa 90 e -in questi giorni- è fondato il loro timore di una caduta verticale di consenso nei confronti di ex margherita e DS da parte dei professionisti, a causa delle ripetute aggressioni verificatesi in questo primo anno di governo” ha dichiarato l’On.le Maria Grazia Siliquini, responsabile dell’Ufficio Libere Professioni di AN”.

“Questa maggioranza infatti –continua Siliquini- con il decreto Bersani prima, e la legge delega Mastella poi –si ricorda che è stata varata unitariamente dal governo- ha dato vita solo a provvedimenti ideologici ingiustamente punitivi nei confronti di un ceto professionale autonomo, che costituisce un grande patrimonio italiano che va migliorato e ammodernato, ma non aggredito”.

“A pochi giorni dalle elezioni –ha dichiarato l’esponente di AN- assistiamo ad una totale retromarcia, accompagnata da promesse elettorali, che dovrebbero andare nella direzione di una legge quadro da sempre indicata da AN come unico strumento di riforma possibile. Ne prendiamo atto, ma esprimiamo solidissime riserve: ci chiediamo ad esempio, dov’era Rutelli quando il governo unitariamente, in consiglio dei Ministri, varò sia il decreto Bersani sia la legge Mastella? E ancora: quale significato dobbiamo dare al silenzio assordante pre-elettorale del Ministro Bersani, vero ispiratore della linea del Governo contro i professionisti, silenzio che dubito continuerà dopo le elezioni?”

“Alleanza Nazionale –ha continuato Siliquini- si compiace se con la propria ferma opposizione in parlamento è riuscita ad ispirare questa “retromarcia” o nuova rotta di una parte della maggioranza: temiamo, però, che ciò costituisca solo una manovra elettorale, soprattutto dopo il voto siciliano, e siamo scettici sul fatto che alle parole seguiranno fatti concreti, in un’ottica positiva, soprattutto nel merito delle proposte, a sostegno delle professioni e degli ordini italiani”.

“Una cosa –ha concluso Siliquini- è certa: la maggioranza anche sulla riforma delle professioni, come su tutti gli altri problemi, appare contraddittoria e in stato confusionale”.