Come nasce il Forum Regionale Giovani piemontese
Sussidiarietà questa sconosciuta.
In molti si chiedono cosa sia, un termine che appare dagli anni '90 sulle bocche di tutte, sugli articoli di molti, in ogni testo dell'Unione Europea e del Parlamento di Bruxelles...
dagli esempi si capisce meglio.
poniamo l’attenzione sulla “partecipazione”. I politici dicono “io sono eletto, io decido”. E’ vero, non è giusto depauperare chi quel potere decisionale se l’è sudato, ma questo sarebbe giusto se la classe politica fosse realmente rappresentativa di tutte le fasce di popolazione. Ma le nuove generazioni sono assenti, questa dei nostri giorni è una “gerontocrazia”!! da una ricerca promossa dal Forum Nazionale Giovani risulta che l’età media dei parlamentari italiani è circa di 54 anni, è desolante, non esiste ricambio generazionale. E’ importante far tesoro dell’esperienza di chi ha 60 anni oggi, ma questa saggezza dev’essere confrontata e fusa con le nostre idee nuove, ma questo non accade purtroppo quasi mai (e si rischia la stagnazione!).
Le istituzioni DEVONO DEVONO DEVONO cedere quote di sovranità alle giovani generazioni, perlomeno per quanto concerne le decisioni che le riguardano da vicino, e questa cosa raramente viene capita.
Per questo motivo è nato (sta nascendo) il Forum Regionale Giovani piemontese (www.gruppoforumgiovanipiemonte.it)
Davanti all'inerzia generale, prima 5, poi 10, dopo ancora 15 associazioni si sono autoconvocate.
Ora siamo 80 associazioni a livello regionale, rappresentantive sia delle comunità montane, sia delle piccole cittadine, sia delle 8 province piemontesi. Grandi e piccole associazioni, satelliti di organizzazioni nazionali e realtà comunali, che lavorano dal volontariato al teatro, dalla mobilità internazionale alla formazione.
Il gruppo promotore ha lavorato un anno e mezzo e ora, tra poche settimane, l'organismo verrà istituito da noi tutti delle associazioni, e, sembra, verrà riconosciuto quasi “a forza” dalle istituzioni pubbliche.
Per forza dovrà essere riconosciuto: siamo rappresentativi, veramente. siamo interessati ai valori che portiamo. siamo una forza politicamente trasversale. conosciamo esattamente i nostri pensieri, la nostra creatività, i punti di eccellenza di ognuna delle associazioni con cui partecipiamo. siamo indipendenti dalla politica!
conosciamo i nostri bisogni, le nostre esigenze!
chi meglio di noi può interrogarsi sulle politiche giovanili, chi meglio di noi può essere ascoltato in merito alle leggi da attuare che si occupino di giovani (dai 18 ai 35 anni secondo lo standard europeo)????
il Forum Regionale dei Giovani sta funzionando proprio per il fatto che è un meccanismo nato "dal basso", dai giovani stessi, dalle loro preoccupazioni, dai loro credo, dalle loro posizioni e dalle loro aspettative.
c'è chi invece come qualche politico locale (un vicepresidente della regione piemonte ad esempio) che ritiene che lo strumento della Consulta Regionale dei Giovani sia l'organismo migliore per parlare di giovani.
ma come? il presidente è di diritto un politico, quindi legato agli interessi di partito, legato ad un'ideologia politica e vicepresidente del consiglio regionale. nella scorsa legislatura aveva 45 anni, in questa ne ha 55... non è giovane!!
la consulta rappresenta a mala pena 10 associazioni (molte delle quali già all'interno del Forum), un consigliere regionale per ogni gruppo consiliare e un giovane (non eletto, ma designato!!) dai gruppi consiliari.
come fa una macchina burocratica e burocratizzante a parlare, a discutere con i giovani?
come fa un elefante vecchio ad essere l'interlocutore del Consiglio Regionale in merito ai piani triennali e alle leggi sui giovani quando non è rappresentativo?
in ultimo, il paradosso: per legge la consulta può essere consultata (e il parere non è neanche vincolante) solamente per le leggi che riguardano l'assessorato alla cultura!! conseguenza devastante e fuori da ogni logica è che quando l'assessorato al lavoro discuta di una legge in merito all'apprendistato o l'assessorato all'edilizia discuta di legislazione legata alla prima casa e agli affiti, i giovani non abbiano un'opportunità per far sentire la propria voce!!!
morale: le vere esigenze dei giovani sono messi dietro ad un politico che ha bisogno di un fondo di bilancio per foraggiare la sua base elettorale, per pagare le cambiali in bianco firmate durante la sua campagna elettorale, che "ha necessità" di mantenere invariate le sue prerogative, anche quando queste non siano utili e seguano il bene comune!
basta parlare di giovani solo quando si leghi la posizione a problematica giovanile (droga, alcool, prevenzione)!
basta ostacolare i giovani perchè si ha paura di perdere la propria poltrona!
i giovani devono essere visti come una risorsa per la propria azienda, per il proprio territorio, per il proprio Stato!
valorizziamo il capitale umano che abbiamo... i giovani sono la nostra ricchezza!
see u,
Giangiacomo
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