Il bilancio della CE è ora interamente finanziato da risorse proprie.
Nonostante i termini possono indurre a far pensare il contrario, queste risorse non sono deliberate dagli organi comunitari, ma dagli Stati membri, con decisioni che devono essere poi ratificate secondo le procedure che le norme costituzionali rispettive prevedono.
Si tratta, quindi, di decisioni improprie, che sono in realtà degli accordi fra gli Stati membri.
Il regime attuale delle risorse proprie della CE risulta da una di tali decisioni e precisamente la decisione del Consiglio n. 94/728 del 31 Ottobre 1994, la quale definisce come risorse proprie le seguenti:
- prelievi agricoli imposti a carico degli importatori da paesi terzi, essenzialmente per proteggere le produzioni agricole comunitarie
- i dazi riscossi secondo la tariffa doganale comune, istituita nel quadro dell'unione doganale instaurata all'interno del mercato comune
- un'aliquota, da fissarsi anno per anno, sull'importo del prodotto nazionale lordo di ciascuono Stato membro
- una percentuale aggiuntiva sull'imponibile IVA degli Stati membri, determinato in modo uniforme secondo regole comunitarieproprio per quest'ultimo motivo, per il fatto che ogni anno l'Italia deve "consegnare" a Bruxelles una bella fetta di incasso erariale, secondo voi, lo stato italiano farà mai qualcosa per arginare il male intestino dell'evasione fiscale?
il ragionamento dello Stato, burocratico rigido e pesante così come quello che ci ritroviamo, è semplice: "molto meglio che, se qualcuno evade, evada tranquillo. meno soldi diamo all'unione europea, più soldi restano in italia e verranno comunque spesi"
è un circolo vizioso
ne usciamo? ne usciremo?!?
see u,
Giangiacomo
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