24 Gennaio 2007, il Ministro MELANDRI si presenta a Casa Universiade
Ore 17, Giovanna Melandri entra presso una delle sale di Casa Universiade (Palazzetto Aldo Moro dell'Università degli Studi di Torino).
Il Ministro per lo Sport e le Politiche Giovanili sarebbe interessato ad incontrare gli studenti torinesi.
Di fianco a Lei l'intellighenzia e i dirigenti massimi del comunismo in Piemonte: il Rettore Ezio Pelizzetti (rosso già dal naso), la zarina Bresso e un'altra assessora sconosciuta (tanto per tutti parla sempre la Bresso).
Il Ministro avrebbe dovuto rispondere alle domande che sarebbero state poste dagli studenti sulle politiche legate al mondo giovanile e sui prossimi interventi legislativi che il Governo intende proporre in materia. Doveva essere inoltre l'occasione anche per discutere delle realtà associazionistiche locali.
solo chiacchiere...
Il Ministro si dichiara già in ritardo causa nebbia e il suo volo in aereo di Stato non può tardare: si concede solamente 30 minuti.
Inizio io con la prima domanda: il bando "giovani idee cambiano l'europa", che il ministero ha da poco promulgato, prevede che solo i gruppi informali di giovani possano fare domanda. in questo modo le associazioni che già sono costituite sono tagliate fuori. le chiedo di spiegarmi la ratio di tale decisione... concedere finanziamenti a pioggia come può essere utile? giovani si raggruppano, propongono un'iniziativa, questa viene finanziata e poi... controllo sull'opera? nel caso l'idea perda di fattibilità o i giovani aggregati si sfaldino? i soldi come vengono recuperati? verrebbero totalmente persi! come ministero cercate di strutturare un incubatore di imprese? non mi sembra spetti a voi il compito... e come?
dopo altre domande pertinenti, il Ministro prende in mano il microfono e...
parla di sè! parla di sè stessa!!
è una conferenza stampa. i giornalisti le sono addosso e si mettono davanti a lei non permettendo neanche alla prima fila della platea di osservare la sua magnifica belta e presenza femminile (è veramente affascinante!!)
non risponde. parla dei progetti futuri e prossimi
un'altra volta i giovani, attirati da false promesse, richiamati e convocati per "fare notizia", sono presi in giro.
un'altra generazione di giovani dovrà aspettare la prossima (nel 2020) per vedere i progetti futuri (ora, nel 2007) attuarsi e prendere forma!
morale: il bando nazionale "giovani idee cambiano l'italia" è identico al bando di finanziamento della attività ricreative socioculturali degli studenti promosso dall'EDISU Piemonte... una schifezza! sono premiati coloro che hanno conoscenze, coloro che hanno conflitti di interesse. nessuna valutazione del merito. nulla di nulla! sono un modo più semplice per rubare i soldi allo Stato e alla pubblica amministrazione con l'aiuto di consiglieri di amministrazione conniventi!
ecco, ora ho capito l'innovazione che evoca la Melandri! finanziare sempre i soliti, i partiti le cooperative e le associazioni legate ai propri bacini e provenienze attraverso bandi giovanili e non più tramite i vecchi e noti appalti del PCI
see u,
Giangiacomo
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3 commenti:
un personaggio di rifondazione comunista si è messo d'accordo con alcuni personaggi di comunione e liberazione (delle persone squallide di torino) e... han dato il via alla spartizione dei soldi pubblici!
i nostri complimenti
Infatti... Giuliano Ramazzotti, ragazzino di Rifondazione Comunista, proveniente dal giro dell'Askatasuna, centro sociale di Torino, "duro e puro", ha votato per il finanziamento di progetti studenteschi proposti da un'associazione fasulla vicino a un certo consigliere di amministrazione dell'EDISU stesso (pensate che conflitto di interessi) e consigliere di circoscrizione 3 di forzaitalia (si parla di 23000 euro, non noccioline! 20 borse di studio ipotetiche!!) ricevendo in cambio il finanziamento pubblico per un progetto che prevede l'affitto di un circolo arci (caffè liber di torino!!). pensate che schifo!! e la magistratura non indaga? insabbia??
...
senza parole!
Oggi come oggi, pressochè ovunque, i Forum/Consulte/Tavoli permanenti, chiamali come vuoi, rappresentano una vera e propria "cessione di sovranità"
(parziale) dell'ente pubblico a favore dei giovani. Essi ricevono una dotazione di fondi, dall'ente, che poi - nell'ambito della legge e della buona prassi - amministrano in totale autonomia, ed i funzionari ed i Placidi di turno si limitano a verificare che le norme vengano rispettate, ma non entrano mai nel merito dei progetti. E soprattutto,
gli adulti ci pensano sette volte prima di prendere decisioni senza
sentire il parere dell'organo di rappresentanza dei giovani, e poi
negoziano, senza fare di testa propria: si chiama "co-management
policy", per usare un termine complicato.
see u
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