sabato 23 giugno 2007

Dal "veltronismo" le elezioni anticipate?

L’investitura di Walter Veltroni come leader del Partito Democratico apre uno scenario che ci riporta al 1998. L’Unione, consapevole che Prodi e il suo governo li sta portando al disastro (e assieme alla sinistra al disastro sta portando l’intero Paese) punta a una rimozione del professore, utilizzando un "uomo nuovo", cioè l’ex segretario dei DS, l’ex vicepremier di Prodi, l’ex ministro dei beni culturali, attuale sindaco di Roma e, soprattutto, capace uomo di marketing, l’ideale, secondo loro, per rimuovere nella mente dei cittadini la negativa immagine di Prodi.

Veltroni leader del PD rende concreta la possibilità di elezioni nel 2008, come chiede Silvio Berlusconi, al massimo nel 2009. Infatti è difficile credere che il sindaco di Roma voglia esser cotto a fuoco lento assieme al governo Prodi, vanificando ogni residua speranza di poter recuperare una situazione che vede la sinistra in forte minoranza tra gli elettori. Per questo motivo sotto il veltronismo non c’è solo capacità di marketing e pessima amministrazione di Roma, appoggio della stampa "che conta" e inconsistenza di un uomo politico del quale non si sa che posizione abbia su nessuno dei grandi temi, economici, politici e morali, della nostra epoca. Sotto il veltronismo c’è molto di più: la possibilità di mettere fine al governo Prodi, di ridare la parola agli elettori e di sbloccare le istituzioni e la vita economica e sociale del nostro paese.


see u,
Giangiacomo

1 commento:

Igor ha detto...

lo scenario del 1998 lo portò prima alla segreteria DS poi alla candidatura del 2001 a sindaco di Roma. Alle potiche sfuggì portando alla vittoria la Cdl contro il duo Rutelli-Fassino. Ora non può più nascondersi e sinceramente non mi dispiace. Vedremo.