sabato 31 marzo 2007

www.teheran2007.org

Vi ricordate dell'appello dell'Ugei sulle colonne del Foglio in favore degli studenti iraniani che avevano apertamente sfidato il regime di Ahmadinejad?

Vi ricordate della manifestazione che ne scaturì lo scorso dicembre?

Il comitato organizzatore della manifestazione - che raccoglie moltissime associazioni giovanili, politiche e religiose, anche molto lontane fra loro - non ha mai smesso di occuparsi dell'argomento.

Adesso è attivo un sito internet, su cui trovare notizie sempre aggiornate sulla situazione degli studenti iraniani. Un sito internet che possa promuovere nuove future iniziative.


IRAN: PROTESTE STUDENTI, CREATO IN ITALIA SITO SOLIDARIETA'
(ANSA) - ROMA, 22 MAR -
Il movimento di giovani italiani che si è schierato con gli studenti iraniani, che nei mesi scorsi hanno dato vita a manifestazioni di protesta contro le restrizioni del Governo di Teheran, prosegue, sul web, la sua iniziativa.
E', infatti, stato creato il sito
www.teheran2007.org che, spiegano i promotori, ''vuole essere un osservatorio sulla vita degli studenti iraniani, le cui condizioni sembrano peggiorare giorno dopo giorno''.
Ma il sito, aggiungono, sarà anche ''un canale di comunicazione che, eludendo la censura ed utilizzando la tecnologia, incrementerà i contatti tra italiani e iraniani, per dimostrare la solidarietà agli studenti che hanno sfidato il regime'' .
Nel dicembre scorso prese il via in Italia, dopo l'appello dell'Unione Giovani Ebrei, una mobilitazione in favore degli studenti iraniani e che portò, il 21 dicembre, alla manifestazione davanti all'ambasciata iraniana. Alla mobilitazione parteciparono gruppi giovanili cattolici, ebraici e musulmani.
Tobia Zevi, uno dei promotori del comitato Teheran 2007, ha sottolineato come iniziative come quelle del sito mirano a colmare quel vuoto di mobilitazione ''tante volte annunciata dal mondo politico, ma poi mai attuate per i condizionamenti della realpolitik''. (ANSA)


IRAN: STUDENTI ANTI-REGIME, SU INTERNET IL COMITATO TEHERAN 2007
Roma, 17 mar. (APCom)
Arriva su internet l'iniziativa delle associazioni giovanili italiane a favore degli studenti iraniani del Politecnico Amir Kabir di Teheran che a dicembre scorso manifestarono contro il regime del presidente Ahmadinejad. Con il sito
www.teheran2007.org, i promotori intendono offrire un osservatorio sulla condizione degli studenti di Teheran, da allora a rischio di persecuzione, consentire al tempo stesso contatti tra italiani e iraniani e testimoniare, infine, la solidarietà ai giovani anti-Ahmadinejad.

L'iniziativa era nata con un appello dell'Unione Giovani Ebrei d'Italia. Subito dopo fu organizzata una manifestazione bipartisan davanti all'ambasciata iraniana di Roma, lo scorso 21 dicembre, a cui aderirono le sigle di quasi tutti i partiti italiani, e di gruppi giovanili cattolici, ebraici e musulmani. Da lì è partita l'idea di inviare una delegazione a Teheran per rendere visibile la solidarietà transnazionale verso gli studenti itaniani, o almeno ricevere in Italia un gruppo di loro. Quell'ipotesi, per ora, è sospesa per obiettive difficoltà, ma i promotori di Teheran2007 hanno escogitato un modo per essere vicini, almeno virtualmente, ai loro coetanei persiani.

"Pochi scelgono di occuparsi in maniera specifica della cosa, perché parlando di Iran viene subito naturale affrontare il tema del nucleare o delle sanzioni", afferma Tobia Zevi, uno dei promotori dell'iniziativa. Secondo Zevi, a parole vari esponenti politici si sono detti interessati al tema degli studenti iraniani, ma uno spirito di Realpolitik ha sinora prevalso. Il sito, anche in questo senso, intende mantenere alta la pressione sul destino degli universitari del Politecnico Amir Kabir. Di alcuni di essi, scomparsi o latitanti, non si hanno notizie da mesi.


see u,
Giangiacomo

1 commento:

Anonimo ha detto...

applausi per l'iniziativa.

una chiosa: Tobia Zevi spero si muova per un interesse vero. in questi ultimi anni, sembra sempre che si occupi per situazioni autoreferenziali e la sua adesione politica non gli consente più di avere un ruolo imparziale come prima