Non credo che ci siamo liberati di Prodi e del suo governo.
Non sono tra quelli che cantano vittoria. Non l'ho cantata neanche nell'apprendere la notizia quando le agenzia hanno iniziato a batterla poco prima delle 15.
Nell'immediato, credo che la più probabile soluzione alla crisi (o meglio: all' "incidente") sia un voto di fiducia (sul quale si ricompatteranno tutti) che metta a tacere ogni dissenso (non solo a sinistra, ma anche -e soprattutto- al centro dell'Unione).
La vera caduta di questo governo (il peggiore in assoluto della storia d'Italia) sarà determinata dal "centro" della coalizione che sostiene Prodi. Già, dal "centro", non dalla sinistra radicale. Quando il centro potrà fare a meno dei voti di Verdi, Rifondazione e PdCi, avremo finalmente qualche altra cosa. Una nuova coalizione che non ameremo, ma che sarà senz'altro meglio (o piuttosto "meno peggio") di questo esecutivo; una nuova compagine che non sarà mai la nostra, ma di cui realisticamente auspichiamo la genesi almeno per non dover soffrire tanto come abbiamo sofferto in questi 281 giorni di un governo così fortemente condizionato dai comunisti.
see u,
Giangiacomo
giovedì 22 febbraio 2007
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