venerdì 23 febbraio 2007

La maledizione dei DICO

La maledizione dei DICO colpisce ancora.
O meglio, è andata come al referendum sulla legge 40.
Erano convinti di passarla liscia, e invece ci sono rimasti secchi. Sto parlando della caduta di Prodi, naturalmente.
Il centro sinistra, con la solita arroganza, non si è reso conto che non c'erano i voti in aula (ce ne volevano 160 e ne hanno avuti 158). Ma l'arroganza non paga mai, e acceca.
Il governo è andato sotto per via di due senatori dell'estrema sinistra (uno di Rifondazione Comunista e l'altro ex PdCI), ma soprattutto per Andreotti e Pininfarina, due senatori a vita che fino alla fine il centro sinistra dava per scontato essere dei loro. E invece si sono sbagliati. Domani le cronache ci racconteranno particolari esilaranti. Pare che Andreotti abbia fatto dichiarazioni di apprezzamento per il discorso di D'Alema, lasciando credere che avrebbe sostenuto il governo. Addirittura Russo Spena, di Rifondazione Comunista, ha dichiarato: "mi risulta che avesse detto a un nostro senatore dieci minuti prima che avrebbe votato contro la mozione Calderoli e a favore di quella di D'Alema: deve essere capitato qualcosa che mi sfugge''.
E infatti Andreotti poi si è astenuto, sapendo bene che al senato l'astensione è praticamente un voto contrario. Il senatore Franco, della Lega, ha commentato: "A questo punto mi sembra opportuno che il presidente Napolitano riconosca che l'unica persona che dispone di una maggioranza parlamentare sia proprio il senatore Andreotti e pertanto a lui affidi l'incarico di formare il nuovo governo''.
Pininfarina invece pare non abbia mai votato al Senato fino a oggi. Pare lo siano andati a prendere con la macchina di Fassino, per farlo venire a votare. Fassino ha smentito, ma chissà...
Comunque, appena entrato Pininfarina si è messo seduto nei banchi di Forza Italia. Allora Valerio Zanone, suo amico nel centrosinistra, gli si è avvicinato "per aiutarlo a votare", dice l'ANSA (come se Pininfarina fosse impedito). Secondo Cossiga - che si è divertito come un matto - invece "Zanone ha messo le mani addosso al senatore Sergio Pininfarina per impedirgli l'astensione". Allora i senatori della Casa della Libertà hanno fatto muro intorno a Pininfarina, lanciando fogli, penne e rassegne stampa a Zanone, che ha abbandonato la preda ed è tornato al suo posto.
In questo quadro non proprio edificante (e intanto il presidente del Senato Marini gridava ai senatori "per favore, siamo in diretta!") si è votato: Cossiga ha votato contro - ma si sapeva - e Oscar Luigi Scalfaro era a letto per la febbre (quando si dice la Provvidenza). Il governo è andato sotto e dopo poco Prodi si è dimesso.
Ma perchè i due senatori a vita hanno giocato quel brutto scherzo al governo? Si, perchè Andreotti e Pininfarina hanno preso evidentemente per i fondelli il centrosinistra. D'altra parte se lo possono permettere, sono senatori a vita, pezzi di storia d'Italia, che ci rimettono? Da queste parti circola un'ipotesi, suggerita anche da un amico architetto.
Andreotti ha sempre detto che tutti i suoi guai giudiziari lui li ha avuti perchè c'è la sua firma sotto la legge 194, quella che legalizza l'aborto. Erano le terribili settimane del sequestro Moro. E se lo "zio Giulio" avesse pensato una mossa geniale per evitare i DICO, e prendersi la sua personalissima rivincita, riscattando in un certo senso la firma di trent'anni fa? E se avesse fatto tutto con la benedizione di qualche vecchio amico, magari di un cardinale che prima di lasciare un prestigioso incarico si è preso un ultimo sfizio?
Di fatto, la prima conseguenza di tutto questo putiferio è che i DICO sono morti e sepolti. E se anche continuerà ad esserci un governo di centro-sinistra, se ne guarderanno bene dal ripetere il muro contro muro con la Chiesa, come abbiamo visto in questi giorni. Dovranno stare attentissimi.
Il governo è caduto, i DICO sono morti e non possono certo prendersela con Ruini. Ma certo che un dubbio gli rimarrà sempre, a Prodi, D'Alema & C...sarà stato il solito scherzo da prete?

see u,
Giangiacomo

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