domenica 25 febbraio 2007

CDL: Prodi non dura. Casini: Follini trasformista. Berlusconi: governano con mercato di voti

qualche notizia dall'Ansa...

Silvio Berlusconi e' il piu' duro di tutti, e va giu' pesante con un'accusa di 'corruzione politica' rivolta al centrosinistra. A suo giudizio, infatti, la sinistra ''avra' i numeri per governare soltanto se riuscira' a portare dalla sua, pagando pesantemente questo tradimento, qualcuno degli eletti del centrodestra''. Berlusconi e' anche convinto che ''l'agonia della sinistra continuera'''. L'Unione, sostiene, ha dato prova di ''irresponsabilita''', ma in tempi brevi si arrivera' alle elezioni, che oggi il centrodestra vincerebbe ''con 14 punti di vantaggio''. L'altro fronte aperto nel centrodestra e' quello contro Marco Follini, che ha annunciato il suo sostegno al governo in nome di un nuovo centrosinistra. Pier Ferdinando Casini lo accusa di ''trasformismo e tradimento'', quelli di An e Forza Italia lo scherniscono, e i leghisti quasi tirano un sospiro di sollievo per la partenza di quello che hanno sempre considerato un nemico. Lui non si scompone: ''I trasformisti guadagnano sempre qualcosa. Io, con le mie scelte politiche, ci ho sempre rimesso. Penso che il Paese abbia bisogno di un governo, non di crisi al buio. Quelli dell'Udc? Io spesso li anticipo, aspettiamo qualche mese...''.


Marco Follini voterà la fiducia al governo Prodi. La notizia apparsa oggi sulle prime pagine dei giornali, e che già da ieri circolava con insistenza nei corridoi dei Palazzi, è un boccone amaro per il Centrodestra che, oltre al 'tradimento' dell'ex segretario dell'Udc, deve accettare la decisione del Capo dello Stato Giorgio Napolitano di rinviare il governo Prodi alle Camere, per una nuova fiducia. Che la giornata per il centro destra sia tutta da archiviare lo dimostra una battuta che si lascia scappare Paolo Bonaiuti, portavoce del leader di Forza Italia Silvio Berlusconi: "E' un brutto sabato, sulla tavola c'è la minestra riscaldata", dice sarcastico. Va giù duro invece lo stesso Berlusconi che senza citare Follini si dice convinto che "la sinistra può governare solo pagando qualcuno". A tirarsi fuori dalla bagarre di questi giorni era stato invece Pier Ferdinando Casini, che aveva preferito la tranquillità della montagna al caos della Capitale. Ma, di fronte al 'tradimento' dell'amico-rivale, il leader dell'Udc rompe il silenzio:"Questo è trasformismo - attacca -nessuna politica seria si fonda sul tradimento del sacrosanto patto di lealtà fatto con gli elettori". Dopo Casini, ad alzare la voce ci pensa il resto del partito che oltre a non digerire l'idea che Marco Follini possa votare la fiducia al Professore, boccia la scelta del Capo dello Stato. Il segretario del partito Lorenzo Cesa si presenta a Montecitorio, e ai cronisti non nasconde una certa perplessità per la scelta di Napolitano: "La situazione non può reggere - spiega - è tra qualche giorno ci ritroveremo con una nuova crisi". L'ipotesi per Cesa era optare per "un governo di larghe intese". Parlando della scelta di Follini, il tono del segretario dell'Udc cambia: Cesa si dice deluso dal comportamento del suo ex segretario e non esita, anche lui, a bollare la scelta come "un episodio di trasformismo", che "non fa onore a chi lo propone". D'accordo con il segretario é Luca Volonte che si limita a registrare come "la quaresima di Prodi continui" e poi, sul voto di Follini, il capogruppo alla Camera taglia corto: al centrosinistra "non bastera". All'amarezza dei centristi si aggiunge l'incredulità, soprattutto in Forza Italia e An, e la rabbia della Lega. Sandro Bondi è "incredulo" sull'ipotesi che "una persona intelligente come Follini" possa appoggiare un governo che "gioca sulla pelle degli italiani". L'altro azzurro Fabrizio Cicchitto prova a dare un consiglio all'ex segretario dell'Udc: "Qualora aggiungesse il suo voto ad una coalizione di paleocomunisti, rischierebbe, passato il momento iniziale, di scomparire in una realtà a lui molto lontana". In Forza Italia però c'è già chi si interroga su quale ruolo andrà a ricoprire Follini, e Maurizio Lupi, un po' sibillino fa sapere che "tra i medici c'é una certa preoccupazione". Dentro Alleanza Nazionale si parla invece di "agonia", che per il portavoce Andrea Ronchi è "di un governo che non ha una maggioranza in politica estera e soprattutto di un Paese che si ritrova senza una guida sicura". Pollice verso anche da Ignazio La Russa che risolve tutto con una metafora: la scelta di Follini dice il capogruppo alla Camera è come "l'aggiunta di un ingrediente ad una minestra già indigesta". Infine la Lega. In una raffica di dichiarazioni anche gli esponenti del Carroccio se la prendono con il rinvio alle Camere e con il 'passaggio'' dell'ex segretario dell'Udc nelle file della maggioranza. Roberto Calderoli si affida al sarcasmo facendo "gli auguri a Prodi" perché "con Follini ne ha bisogno". Roberto Maroni, in una dichiarazione al vetriolo, descrive la situazione come "il preludio del governo dell'inciucio". Il deputato del Carroccio però se la prende anche con gli altri partiti della Cdl che "non hanno avuto il coraggio di pretendere le elezioni anticipate".

Marco Follini marchettaro... lo sanno tutti che è penalmente perseguibile la compravendita dei voti, il voto di scambio... chissà cosa si è venduto!
Follini, detto Harry Potter, dava l'impressione di essere il duro e puro del Centro. non voleva sottostare alle direttive di Berlusconi, dichiarava di voler ricostruire il Centro e ora? Altro che Italia di Mezzo... sempre verso il centrosinistra!!

see u,
Giangiacomo

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