domenica 7 ottobre 2007

Nuovo paradigma antropologico

Il fenomeno Grillo sanziona definiticamente il fallimento del '68. Niente dittatura del proletariato, nè fine del capitalismo e dell'imperialismo americano: ed ora il comico Grillo, che per le sue demagogiche proposte monetarie di giova nientemeno che delle teorie di Giacinto Auriti.
La confusione regna sovrana e nessuna analisi contraddice le elecubrazioni del comico sulla necessità di far scomparire i partiti. Anche Duccio Galimberti nel suo progetto di Costituzione Europea prevedeva di escludere partiti, sindacati liberi e sciopero. Altra statura, altra tempra e altri tempi, si dirà, ma certe proposte possono essere il frutto colto o il malvezzo di periodi difficili per la Società. E allora invece di rispondere a demagogia con anatemi, chiniamoci a comprendere la realtà, dando risposte sagge, con respiro culturale e consapevolezza di un nuovo paradigma antropologico. Perchè il 68, sconfitto, contnua a sciogliere grumi tossici. Dobbiamo saper contrastare lo smantellamento del principio di realtà (che ha operato una mutazione genetica modificiando il modo di essere e di pensare delle persone), riaffermando la concezione della realtà nella sua dimensione oggettiva. Poste queste basi diventa agevole muovere per formare una classe dirigente adeguata alle necessità di dare risposte puntuali ed urgenti per il lavoro, per il fisco, per i governi, per la famiglia, per l'impresa, per le professioni, per la scuola, per l'università, per la ricerca, per l'arte e anche per il tempo libero.

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Giangiacomo

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