lunedì 7 gennaio 2008

I numeri che sbugiardano il moralizzatore di Sicko

Uno dei numeri che più spesso vengono lanciati in faccia all'interlocutore nei dibattiti sul sistema sanitario americano è quello relativo ai "non assicurati", ossia coloro che non usufruiscono dei rimborsi delle principali assicurazioni sanitarie: in tutto 45 milioni di persone. La cifra incarnerebbe l'incapacità degli Stati Uniti di provvedere i servizi sanitari a una vasta platea di suoi cittadini. Basandosi su dati del Census bureau e del dipartimento della Sanità lo scrittore e polemista Mark Steyn ha cercato di demitizzare l'argomento. «Il 37 per cento di coloro che non sono assicurati, cioè 17 milioni di persone, appartiene a nuclei familiari con un reddito superiore ai 50 mila dollari annui, e di questi 8,7 milioni guadagnano più di 75 mila dollari all'anno», ha scritto per spiegare che c'è una fetta di americani che restano fuori dal sistema delle assicurazioni perché abbastanza ricchi da permetterselo e non il contrario. Lo dimostrerebbe ancora meglio il fatto che nel decennio 1995-2005 il numero dei non assicurati con un reddito annuo inferiore a 25 mila dollari è diminuito del 20 per cento, mentre quello dei non assicurati con reddito superiore ai 75 mila è aumentato del 155 per cento.
La cifra non ha il significato che le viene spesso attribuito anche perché, scrive ancora Mark Steyn, «nove milioni di persone non assicurate godono della copertura sanitaria di Medicare. Altri 9 milioni sono stranieri residenti negli Usa», molti dei quali in caso di malattie serie tornano al paese d'origine per godere di cure pubbliche gratuite, come fanno normalmente i canadesi e come fa il giovane francese presentato nel recentissimo film di Michael Moore Sicko. Inoltre dai dati del Census bureau si rileva che 18 milioni di non assicurati hanno un'età compresa fra i 18 e i 34 anni: ossia si tratta di persone che in buona parte ritengono che non sia conveniente assicurarsi. Infine, Jim Kenefick scrive che «solo la metà dei non assicurati resta senza assicurazione per più di sei mesi di seguito».

see u,
Giangiacomo

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi sembra che il ragionamento non faccia una grinza.
Ciao alla prossima.

Devasto ha detto...

Eh bè, peccato però che non coperti da nessun programma di assistenza siano oltre 8 milioni di neri, 2 milioni di asiatici e 15 milioni di ispanici, che mi sa non rientrano proprio nella fascia straricca della popolazione... Oltretutto Medicare (diretto prevalentemente ad anziani e disabili) non copre, come succede spesso in Italia, la totalità delle spese sanitarie dell'individuo. Prevede infatti pagamenti di premi, e consente sconti e sgravi fiscali. Medicaid è l'altro programma diretto ai poveracci (non tutti, ovviamente, bisogna essere affetti da una serie di sfighe piuttosto significative). Le cliniche convenzionate, poi, mica sono come quelle italiane... fanno tendenzialmente piuttosto schifo.
Del sistema fiscale ed economico statunitense importerei molte cose qua da noi, non certo il sistema di assistenza sanitaria.
Saluti

Old Whig ha detto...

Interessante questo post, soprattutto considerando i luoghi comuni dei sinistrotti antiamericani.
Comunque resto dell'idea che il sistema sanitario americano, anche se non disastroso come vorrebbero farci credere, è l'unica cosa che abbiamo migliore di loro: l'unica cosa da non copiare.
A presto