O Elezioni subito. L’unica soluzione: Contatto n.3/2008
Da giorni il nostro presidente afferma che le elezioni anticipate sono l’unico rimedio possibile dopo la fine del governo Prodi. Nella nuova situazione non ci sono più margini per il dialogo con Veltroni: "C’è una legge elettorale vigente - ha detto Berlusconi - che è una buona legge e dalla quale, in un mese, si potrebbe togliere l’anomalia del premio di maggioranza regionale portandolo ad essere nazionale".
Siamo contenti per la fine di un governo. L’Unione ha finalmente pagato per il suo peccato originale, l’essere una coalizione che è nata non per un progetto positivo di governo ma unicamente contro uno, che ha messo insieme posizioni politiche e culturali inconciliabili e che ha sparso a piene mani menzogne e inutile catastrofismo. Prodi ha infine pagato la superbia di non accettare un’intesa per il bene dell’Italia dopo il pareggio elettorale.
Avvertiamo però la responsabilità di ridare al Paese un governo che funzioni, che riprenda il cammino iniziato con le tante riforme strutturali fatte dal governo Berlusconi (fisco, lavoro, pensioni, immigrazione, sicurezza, grandi opere, scuola, università, leggi pro famiglia, ecc.). Riforme che nel 2006 cominciavano a dare i primi frutti e che sono state cancellate o mutilate, con danni per tutti, nei due anni di governo dell’Unione.
Oggi siamo consapevoli della vastità dei problemi da affrontare (aggravati per le scelte del governo Prodi) e della difficoltà di governare con un sistema istituzionale fermo a sessant’anni fa. Lo avevamo riformato, loro hanno abbattuto la nostra riforma fomentando con le bugie paura e sospetto negli italiani.
Dobbiamo rimboccarsi la maniche, tutti, insieme. Per dare prima possibile all’Italia un governo coeso sui principi e sul programma, un governo che riprenda il cammino interrotto due anni fa, per ricostruire e dare una nuova speranza all’Italia.
Oggi è morto un grande. Un faro dell’umanità si è spento silenziosamente, lasciando attorno a se soltanto buio e vuoto. Un uomo dalla lunga vita, volta tutta nel segno della giustizia morale e dell’onestà intellettuale . Lui, punto di riferimento per tutti coloro che si interrogano sul proprio passato e per chi ha bisogno di aiuto per comprendere il presente, ci ha lasciati, ruzzolando giù dalla scalinata del senato italiano. L’uomo che ha dato un onore alla politica italiana, l'uomo che con la sua voce ha fatto tremare i palazzi del potere, l'uomo simbolo della rinascita dellitalia, lui che ha creato tanti posti di lavoro, lui che ha creato infrastrutture e tecnologie, tanto da rischiare la propria vita per difendere la verità, non c’è più.
Gravissima perdita e immenso lutto per tutta l’Italia. Chi ci illuminerà più nella ricerca del significato della contemporaneità attraverso gli impetuosi decenni trascorsi, con chi potremo confrontare le nostre idee sul lungo decorso della storia umana, chi dipanerà davanti ai nostri occhi le oscure matasse della politica fino a renderle chiare?
Di chi potremo completamente fidarci sulle delicate questioni che ogni giorno subissano la nostra mente?
Certo questo piccolo grande uomo non potrà mai essere dichiarato santo, una cosa è sicura: persone oneste, corrette, e giuste come lui ce n’è poche e ce ne saranno sempre meno, un uomo dall’indubbia integrità morale al quale possiamo e dobbiamo tributare tutta la nostra ammirazione e la nostra stima.
non possiamo che dire: 'Requiem aeternam donas ei Domine et lux perpetua luet a ei. Requiescat in pacem. Amen'.
ricordiamo così ... come vuoi voleva essere ricordato
KO al governo Prodi. L'uno-due arriva dall'Eurispes e dal prestigioso Financial Times che mette la pietra tombale sul peggior esecutivo della Repubblica. Prodi non sta a Palazzo Chigi per governare, ma solo per impedire al Presidente Berlusconi di tornarci. È una vergogna. Abbiamo un esecutivo diventato pericoloso. Non è in grado di fare nulla, devastato dalle faide interne, dalle risse tra ministri. Ha portato al macero il Paese che affoga tra i rifiuti campani. Siamo diventati una terra di nessuno, in balia dei delinquenti immigrati, dove il Santo Padre non ha libertà di parlare. Il prestigio internazionale dell'Italia conquistato dal governo Berlusconi è finito in fumo nel giro di pochi mesi
5 commenti:
vai davanti a palazzo chigi e alza il braccio destro
se un poliziotto ti chiede cosa tu stia facendo
digli
Saluto ROMANO!
see u
O Elezioni subito. L’unica soluzione: Contatto n.3/2008
Da giorni il nostro presidente afferma che le elezioni anticipate sono l’unico rimedio possibile dopo la fine del governo Prodi. Nella nuova situazione non ci sono più margini per il dialogo con Veltroni: "C’è una legge elettorale vigente - ha detto Berlusconi - che è una buona legge e dalla quale, in un mese, si potrebbe togliere l’anomalia del premio di maggioranza regionale portandolo ad essere nazionale".
Siamo contenti per la fine di un governo. L’Unione ha finalmente pagato per il suo peccato originale, l’essere una coalizione che è nata non per un progetto positivo di governo ma unicamente contro uno, che ha messo insieme posizioni politiche e culturali inconciliabili e che ha sparso a piene mani menzogne e inutile catastrofismo. Prodi ha infine pagato la superbia di non accettare un’intesa per il bene dell’Italia dopo il pareggio elettorale.
Avvertiamo però la responsabilità di ridare al Paese un governo che funzioni, che riprenda il cammino iniziato con le tante riforme strutturali fatte dal governo Berlusconi (fisco, lavoro, pensioni, immigrazione, sicurezza, grandi opere, scuola, università, leggi pro famiglia, ecc.). Riforme che nel 2006 cominciavano a dare i primi frutti e che sono state cancellate o mutilate, con danni per tutti, nei due anni di governo dell’Unione.
Oggi siamo consapevoli della vastità dei problemi da affrontare (aggravati per le scelte del governo Prodi) e della difficoltà di governare con un sistema istituzionale fermo a sessant’anni fa. Lo avevamo riformato, loro hanno abbattuto la nostra riforma fomentando con le bugie paura e sospetto negli italiani.
Dobbiamo rimboccarsi la maniche, tutti, insieme. Per dare prima possibile all’Italia un governo coeso sui principi e sul programma, un governo che riprenda il cammino interrotto due anni fa, per ricostruire e dare una nuova speranza all’Italia.
Oggi è morto un grande. Un faro dell’umanità si è spento silenziosamente, lasciando attorno a se soltanto buio e vuoto. Un uomo dalla lunga vita, volta tutta nel segno della giustizia morale e dell’onestà intellettuale . Lui, punto di riferimento per tutti coloro che si interrogano sul proprio passato e per chi ha bisogno di aiuto per comprendere il presente, ci ha lasciati, ruzzolando giù dalla scalinata del senato italiano. L’uomo che ha dato un onore alla politica italiana, l'uomo che con la sua voce ha fatto tremare i palazzi del potere, l'uomo simbolo della rinascita dellitalia, lui che ha creato tanti posti di lavoro, lui che ha creato infrastrutture e tecnologie, tanto da rischiare la propria vita per difendere la verità, non c’è più.
Gravissima perdita e immenso lutto per tutta l’Italia. Chi ci illuminerà più nella ricerca del significato della contemporaneità attraverso gli impetuosi decenni trascorsi, con chi potremo confrontare le nostre idee sul lungo decorso della storia umana, chi dipanerà davanti ai nostri occhi le oscure matasse della politica fino a renderle chiare?
Di chi potremo completamente fidarci sulle delicate questioni che ogni giorno subissano la nostra mente?
Certo questo piccolo grande uomo non potrà mai essere dichiarato santo, una cosa è sicura: persone oneste, corrette, e giuste come lui ce n’è poche e ce ne saranno sempre meno, un uomo dall’indubbia integrità morale al quale possiamo e dobbiamo tributare tutta la nostra ammirazione e la nostra stima.
non possiamo che dire: 'Requiem aeternam donas ei Domine et lux perpetua luet a ei. Requiescat in pacem. Amen'.
ricordiamo così ... come vuoi voleva essere ricordato
KO al governo Prodi. L'uno-due arriva dall'Eurispes e dal prestigioso Financial Times che mette la pietra tombale sul peggior esecutivo della Repubblica. Prodi non sta a Palazzo Chigi per governare, ma solo per impedire al Presidente Berlusconi di tornarci. È una vergogna. Abbiamo un esecutivo diventato pericoloso. Non è in grado di fare nulla, devastato dalle faide interne, dalle risse tra ministri. Ha portato al macero il Paese che affoga tra i rifiuti campani. Siamo diventati una terra di nessuno, in balia dei delinquenti immigrati, dove il Santo Padre non ha libertà di parlare. Il prestigio internazionale dell'Italia conquistato dal governo Berlusconi è finito in fumo nel giro di pochi mesi
"A Prodi dico che dal mio gruppo non arriverà nessuno sgarbo. Siamo politici leali"
Clemente Mastella 5 ottobre 2007
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