mercoledì 12 marzo 2008

Contratti, Bombassei: potrebbe saltare tutto

"In mancanza di regole, non escludo che possa anche saltare tutto". Lo ha detto il vice presidente di Confindustria Alberto Bombassei parlando del progetto di riforma dell'accordo del '93. Bombassei si e' detto "spazientito e deluso" per la rottura tra i sindacati che hanno interrotto le trattative avviate sulla riforma.

Bombassei ha spiegato che "a questo punto le imprese potrebbero rivolgersi direttamente in futuro ai propri dipendenti per risolvere i problemi, non potendo farlo a livello nazionale o sindacale". "Dopo tre-quattro anni abbiamo tutto il diritto di essere spazientiti per non usare un termine più folcloristico - ha sottolineato -. L'obiettivo doveva essere essere quello di andare incontro all'interesse dei lavoratori, per mettere più soldi in busta paga e trovare un sistema più moderno di relazioni industriali. Non si è riusciti a farlo e per l'ennesima volta continueremo ad usare un sistema vecchio di 30-40 anni in un mondo completamente cambiato. Al di là della delusione credo anche che gli stessi dipendenti dovranno rendersi conto che la rappresentatività non so più quanto sia rappresentativa. Sembra che siano più le imprese ad avere a cuore l'interesse dei dipendenti che lo stesso sindacato o una parte del sindacato". Il vice presidente di Confindustria ha ribadito gli sforzi dell'associazione ed i tentativi di organizzare un tavolo con le parti per riformare un sistema che ormai tutti riconoscono superato, ma "nel momento in cui non riusciamo, malgrado la nostra volontà, a mettere tutti i sindacati intorno a un tavolo, dopo quattro anni abbiamo già dimostrato una pazienza fuori da ogni logica. Se non lo possiamo fare tutti assieme - ha insistito - lo faremo separatamente". Da anni, ha proseguito, "tutti abbiamo detto che le regole del '93 non sono piu' di attualità concordando di cambiarle. Di fatto il sindacato ha disatteso quelle regole nel rinnovare i contratti nazionali. Oggi quelle regole non ci sono più. Abbiamo sollecitato per scriverne di più moderne, ma se le condizioni non ci sono cosa rimane da fare ad un'azienda? Deve aspettare la riscrittura o che i sindacati si mettano d'accordo o che la Fiom si metta d'accordo con la Cgil? E' chiaro - ha spiegato ancora Bombassei - che doverosamente tante aziende daranno risposte autonomamente", anche con erogazioni unilaterali. "Se non si può rifare il sistema, quelle poche parti ancora valide possono saltare. Vuol dire rompere gli accordi del '93, che di fatto gia' non sono applicati, perché oggi c'é un po' di tutto, un po' di insalata russa, la solita cosa all'italiana", ha scandito Bombassei aggiungendo che "se la gente non si riconosce è chiaro che bypassa l'intermediario e va direttamente a risolvere il problema".


see u,
Giangiacomo

1 commento:

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