mercoledì 20 febbraio 2008

Elezioni: non "giocare" con tesoretto e nomine

"L'extragettito fiscale e le nomine di primavera delle aziende pubbliche vanno tenuti fuori dal 'mercatino' elettorale che certa classe politica, irresponsabilmente, sta allestendo". E' il monito di
Edoardo Lazzati, presidente di Federmanager, in merito alle voci su possibili modifiche dell'ultim'ora al cosiddetto decreto milleproroghe ed ai rinnovi dei consigli di amministrazione delle societa' partecipate dallo Stato. "Sul primo punto - spiega Lazzati - le indiscrezioni che raccogliamo sembrano confermare un'improvvisa generosita' del Governo dimissionario verso i lavoratori dipendenti, tutelati da quei sindacati confederali che, guarda caso, hanno minacciato manifestazioni di piazza in piena campagna elettorale. Si parla, insomma, di improvvisi sgravi fiscali da inserire nel decreto milleproroghe. Lungi da ogni polemica relativa a chi spetti il 'tesoretto' e ben contenti se andra' a chi ne ha piu' bisogno - prosegue Lazzati - ci limitiamo, come federazione rappresentativa di oltre 160mila manager, quadri e ceti professionali, a ricordare che proprio da queste categorie produttive e' venuto un bel po' di extragettito fiscale e non certo come recupero dell'evasione, ma attraverso l'inasprimento del prelievo fiscale, visto l'aumento di 3 punti della pressione fiscale nei confronti dei ceti a reddito medio-alto. Allora, si poteva aprire un dibattito nel Paese su quale fosse il modo migliore per utilizzare questo 'tesoretto' (ricerca scientifica, export, innovazione, formazione professionale,ecc.) ma sembra che si stia scegliendo la strada demagogica della dilapidazione di queste risorse al primo 'vento' elettorale. "Stesso discorso, a leggere i quotidiani, sembra interessare le nomine delle societa' partecipate dallo Stato. Invece di gestire con la massima discrezione i rinnovi dei consigli di amministrazione in scadenza di societa' quotate e presenti sui mercati internazionali, se ne fa pubblica dichiarazione, si teorizza la prevaricazione politica a scapito di competenza e professionalita' e si ammette che le indicazioni sulle liste di maggioranza siano decisioni del 'Palazzo'. Come Federmanager - ribadisce Lazzati - non possiamo che inorridire di fronte a questo 'mercato delle vacche' che ha di fatto
soppiantato un serio ragionamento sui risultati conseguiti dai top manager delle societa' in questione, sugli accordi internazionali sottoscritti, sulle capacita' gestionali dimostrate. Siamo alla tragedia che finisce in farsa, alla fine di una legislatura che invece di chiudere con dignita' - conclude il presidente di Federmanager - sta dando l'ennesima dimostrazione di irresponsabilita' politica e di cattivo esempio amministrativo".

see u,
Giangiacomo

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Il Riformista - Che bravi questi Manager
sabato 16 febbraio

Anonimo ha detto...

A dir la verità proprio il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa Schioppa, poco prima della riunione Ecofin della scorsa settimana, ha annunciato che il "tesoretto" non è mai esistito, ma anzi sono state rinviate al 2008 spese per circa 7 miliardi di euro, previste per il 2007, come il rinnovo dei contratti pubblici.

Anonimo ha detto...

e secondo te il ministro ha ragione?
o il tesoretto magari sia stata una boutade?

Anonimo ha detto...

Milleproroghe: si' definitivo del Senato, e' legge.

Passa odg su "tesoretto" a salari

Il Senato ha approvato, in via definitiva, il decreto milleproroghe. Il provvedimento "omnibus" di oltre 50 articoli, che comprende una serie di spese e di entrate,e scadeva a fine mese, é legge. Si tratta dell'ultimo atto della quindicesima Legislatura.

TESORETTO PER SALARI, SI' DEL SENATO ALL'ODG
L'aula del Senato ha dato il via libera all'ordine del giorno, presentato dalla Sinistra Arcobaleno, che impegna il governo a destinare l'extragettito che risulterà dalla trimestrale di cassa per una riduzione delle tasse sui salari per i dipendenti con i redditi più bassi. L'ordine del giorno su cui il governo ha dato parere favorevole è stato votato anche dal Pd mentre An si è astenuta e Forza Italia, Udc e Lega non hanno partecipato alla votazione.

L'ordine del giorno della Sinistra Arcobaleno impegna il governo ad "attuare quanto disposto dalla finanziaria, dopo aver rilevato con la trimestrale di cassa, prevista per l'inizio di marzo 2008, l'entità delle maggiori entrate tributarie". L' odg impegna, in particolare, il governo ad "emanare un provvedimento urgente con il quale predisporre una prima detrazione per i redditi da lavoro dipendente più bassi,salvo stabilire con provvedimenti successivi, e dopo l'approvazione dell'assestamento di bilancio, lo stanziamento definitivo per tale detrazione". Nell' ordine del giorno si richiama la norma della finanziaria 2008 che prevede appunto di destinare le maggiori entrate tributarie, che si realizzassero nel 2008, "eccedenti rispetto agli obiettivi di finanza pubblica, alla riduzione della pressione fiscale nei confronti dei lavoratori dipendenti, da realizzare mediante l'incremento della detrazione".

Torino 27 febbraio 2008