sabato 10 ottobre 2009

Italia Old Style

Ho finito di leggere "Il cavallo rosso" di Eugenio Corti.
Un capolavoro, un sincero grazie all'Autore.

Descrive la seconda guerra mondiale, il fascismo, il comunismo, l'animo imprenditoriale lombardo e l'incancrimento e degradazione dell'Italia negli anni '60 e '70.
Quanto abbiamo perso di quell'animo umano e solidale dei nostri nonni.
Un vero imbarbarimento.
Sia perchè abbiamo perso le nostre radici cristiane sia perchè, come già anticipai in un mio vecchio post, la questione principale è l'educazione. L'Italia è piena di ignoranti (e falsi ipocriti opportunisti!).

Sottolineo soltanto un pezzo di memorie di Togliatti riprese nelle ultime pagine del libro...
"Un'infinità di cose, malgrado tanti anni di sforzi, non erano affatto socialiste in U.R.S.S. (quanti infatti sanno che il cognato di Togliatti è stato seviziato e pestato dai suoi stessi compagni russi?!?!?, n.d.r.) Certo a considerare questo, non ci si meraigliava più che il compagno Stalin se la prendesse con ogni gruppo, anzi con ogni indiiduo componente una società come quella sovietica, che ancora non si decideva a trasformarsi in socialista... Però, come ogi cosa era lontana dalle attese della sua giovinezza, quando lui e i suoi compagni di studi, in particolare Gramsci... Già, Gramsci, il gobbetto. Quello mentr'era in carcere aveva elaborato un complesso di teorie che avrebbero frose potuto evitare i massacri: secondo lui il potere andava preso non già con la violenza e le sparatorie, bensì mediante la conquista sistematica dei gangli della cmunicazione sociale e della cultur. Sì, ma anche supponendo d'arrivarci (gli intellettualli sono obiettivamente i piò riducibili a gregge fra tutti gli essere umani) come si sarebbe potuto conservarlo poi, il potere, senza ricorrere alla violenza? In Italia ci avrebbero pensato i cattolici modernisti, aveva lasciato scritto Gramsci, a cambiare la mentalità delle masse avversarie, rendendole anzitutto sanamente atee"

Dovete leggerlo tutto!!

see u,
Giangiacomo

4 commenti:

Pablo ha detto...

Sono contento che ti sia piaciuto.

Anonimo ha detto...

La ringrazio per Blog intiresny

cdo ha detto...

Dichiarazione di Bernhard Scholz, presidente nazionale CDO, sulla sentenza di Strasburgo che ordina di togliere i crocifissi dalle aule scolastiche

Milano, 4 novembre 2009

Compagnia delle Opere condivide pienamente il giudizio espresso dalla Santa Sede e dalla Cei sulla sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo che ordina di togliere i crocifissi dalle aule scolastiche, e ritiene giusta la decisione del Governo italiano di presentare ricorso contro la decisione.

«Con questa sentenza si tenta di imporre una irreligiosità ed un laicismo estremista che non appartengono alla storia e alla tradizione dei paesi europei» ha dichiarato il presidente di CDO, Bernhard Scholz. «Al contrario, la croce è sempre stata simbolo di una concezione dell’uomo e di una storia che hanno portato l’Europa stessa al riconoscimento della dignità inviolabile di ogni persona e della positività ultima della sua vita.

E’ paradossale che la Corte per i diritti dell’uomo voglia negare e osteggiare il segno più importante di quella tradizione senza la quale i diritti fondamentali dell’uomo, come li conosciamo oggi, non sarebbero mai entrati nella coscienza dei nostri popoli europei.

Gli stessi giudici che dichiarano la presenza della croce come una “violazione”, impongono ai giovani cittadini di accettare il “nulla” come primo riferimento. Anche da chi non crede, la croce viene accolta come rimando a una storia e a una identità che hanno sempre favorito la libertà personale e la pluralità, e hanno combattuto il rischio di un relativismo etico. Nelle scuole il crocifisso è il richiamo a una proposta che nasce dalla storia e dall’identità di un popolo, una proposta con la quale il giovane si può confrontare, che favorisce e non sminuisce la sua libertà.

Togliere un tale riferimento da un ambito educativo come la scuola, non aiuta certamente una risposta all’emergenza educativa».

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e