domenica 21 giugno 2009

Ma non c'era il silenzio elettorale?!?

Ieri sera, sabato 20 giugno 2009, ho partecipato alla processione della Madonna della Consolata, patrona della Diocesi di Torino.
Alcune ore di preghiera per migliaia di persone, di devoti, da ogni dove, stretti stretti in Chiesa con un caldo umido soffocante.
Al termine il Cardinale S. E. Severino Poletto prende la parola allo scopo di sottolineare alcune nostre povertà per cui pregare e chiedere aiuto alla Madonna.
La prima riguarda la povertà materiale di molti di noi, considerato la crisi economica che ha colpito aziende e famiglie in particolar modo della provincia torinese, legato all'indotto dell'automotive.
La seconda qual'era? Esattamente uguale alla prima, ma espressamente dedicata agli immigrati dove il Cardinale ci chiedeva un dialogo, un rispetto, un adeguamento, ecc ecc.
E' chiaro, ed è sembrato a molti con cui mi sono paragonato, un forte monito anti Lega Nord (e anti PdL) nel giorno precedente il ballottaggio tra Antonio Saitta e Claudia Porchietto per la poltrona di Presidente della Provincia di Torino.
Due considerazioni finali.
Mi viene da sperare che il Cardinale Poletto abbia confuso Antonio Saitta con Sant'Antonio e per questo lo abbia supportato in veste ufficiale ad una cerimonia religiosa. Anche perchè, presumo che Poletto lo sappia, il primo e i suoi compagni dietro sono figli del cattocomunismo e non sono certo fedeli ai principi del cristianesimo, ai valori non negoziabili della vita, della famiglia, della proprietà e della libertà economica che la Chiesa (quella non legata a logiche di potere torinese) sostiene a spada tratta...
La seconda: ora capisco il "provvidenziale" diluvio universale di ieri sera, che ha costretto le parole di Poletto a rimanere sotto il tetto del Santuario della Consolata e non arrivare per le strade del centro torinese.


see u,
Giangiacomo

6 commenti:

Michel ha detto...

sarà stata una svista?

see u

Simone82 ha detto...

Il diluvio testimonia che se la Chiesa è contro di noi, Dio è con noi... LOL XD

A parte gli scherzi, la retorica clericale di questi ultimi tempi, detta da un cattolico praticante, è veramente stancante: sempre le solite parole, i soliti concetti, la solita solfa, il solito sentimentalismo e la solita demagogia da pulpito "bene" contro la quale si scagliò già 12 anni or sono un certo Vittorio Messori...

michel ha detto...

ciò che è successo ieri sera testimonia la ratio del dogma sull'infallibilità papale, che infatti non tocca i cardinali...

see u

Anonimo ha detto...

C'è sempre chi, di fronte ad un conflitto, vuoi per l'abitudine di dirsi e promuoversi pacifista, vuoi perchè non vuole capacitarsi del conflitto in corso, non lo accetta.

E allora i casi sono due: o il conflitto lo distrugge, o quelli che gli stanno di fianco si rimboccano le maniche, non lo ascoltano e lo guardano con sufficienza, e si prendono carico di tutto il conflitto.

I paesi poveri ci sono e ci osservano. Non hanno tutta la sensibilità umanitaria che abbiamo noi e, per varie cause (e non certo per il colonialismo), sono più arretrati. Voi vorreste vivere vicini ad uno che ha la Ferrari, mangia in piatti d'oro e butta nell'immondizia cose che valgono di più di quelle che avete sulle mensole in salotto? No, chiaramente.

Il punto è: vogliamo il nostro benessere (risposta mia, ovvia: sì) o siamo così convinti che sia giusta una parità sostanziale di tutta l'umanità da rinunciare a cose che oggi ci sembrano scontate?

Il conflitto c'è. Possiamo combatterlo e rendercene conto, cercando di farlo nel modo meno doloroso e più corretto possibile. O possiamo ignorarlo finché non sarà troppo tarsi, e i vari Saitta & Co avranno lucrato il più possibile sul nostro buonismo ma saranno alla mercè della situazione come e più di tutti gli altri.
Ancora una volta chi predica bene, razzola male.
Grande GG.

Johnfvtc

Fabio ha detto...

Come vedi e come mi confermi tutto è politica, persino le parole di un esimio esponente della Chiesa. Ed io constato in aggiunta che le logiche particolaristiche sono e sempre lo saranno innate nello spirito di ogni uomo di buona volontà.
Spero che un giorno, noi, futura classe dirigente, sapremo discernere da questo male fatto di logiche particolaristiche ed interessi privati governanti la cosa pubblica e purtroppo a quanto pare non più solo quella per "salvare" e dare nuova linfa a questo paese ormai pervaso dalla superficialità e senza dialettica vera e costruttiva.

Troppo duro?
Fortunatamente oggi ancora qualcuno ha il coraggio di indurirsi e ribellarsi a tutto ciò.

A presto,
Fabio

Anonimo ha detto...

molto intiresno, grazie