domenica 15 giugno 2008

Intercettazioni: un disegno di legge utile ed equilibrato

Il Consiglio dei ministri oggi ha approvato un disegno di legge in materia di intercettazioni telefoniche.

Il provvedimento ha due punti di forza: arginare la diffusione incontrollata dei contenuti delle intercettazioni e ridimensionare gli oneri derivanti dalle operazioni di intercettazione.
Le intercettazioni restano ma solo per le ipotesi di reato maggiori (l’omicidio, la mafia, la criminalità organizzata, il terrorismo ed i fatti di particolare pericolosità sociale), per quelli che prevedono pene di almeno dieci anni di carcere e per la corruzione e le molestie reiterate contro le donne e i minori.

Questo disegno di legge non abolisce i reati, ma capovolge la prassi seguita finora: partire dallo spionaggio telefonico, magari a pioggia o a casaccio, per arrivare al reato. D’ora in poi si dovrà partire da un’ipotesi, motivata, di reato, e applicare ad esso lo strumento dell’intercettazione. Non si potrà più tirare in ballo chi non c’entra nulla e ha la sola colpa di essere un amico, un’amica, la moglie e l’amante di un sospetto.
Nessun reato viene cancellato, nessuna indagine viene bloccata. Si dovrà però indagare come in ogni altro paese civile: trovando prove, riscontri, confessioni e moventi. Insomma andando sul campo.

In questi giorni si è detto che senza intercettazioni non si sarebbe scoperto lo scandalo della clinica Santa Rita di Milano. A parte il fatto che il quel caso i magistrati hanno trovato molti altri riscontri documentali, a cominciare dalle confessioni degli indagati: com’è possibile utilizzare strumentalmente un argomento del genere visto che le pene previste per i reati di cui sono accusati medici e funzionari sono ben superiori ai dieci anni?
Ne uscirà una legge equilibrata che garantirà più civiltà giuridica per gli italiani, che eviterà la famigerata gogna mediatica di questi anni, che costringerà gli stessi magistrati a compiere un salto di qualità nelle loro indagini, dunque investigando più efficacemente. Non va dimenticato che nonostante il record mondiale di intercettazioni, l’Italia è il paese nel quale nove crimini du dieci restano impuniti e tutti i grandi delitti sono rimasti irrisolti.
«Questo provvedimento - ha affermato in conferenza stampa il ministro della Giustizia, Angelino Alfano - risponde esattamente al dettato della Costituzione sulla tutela della riservatezza ed è inoltre coerente con la Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Il sistema delle intercettazioni era degenerato - ha spiegato Alfano - perché la privacy delle persone è stata violata troppe volte. Il testo approvato è molto equilibrato e coniuga il diritto del cittadino a vedere assicurata la privacy e l’esigenza dell’ordinamento statuale che deve contrastare i crimini».


see u,
Giangiacomo

2 commenti:

Anonimo ha detto...

scusa se mi permetto, ma perché non approfondisci prima di commentare?
mi sembra un copiaincolla di tesi riportate pari pari dal comunicato stampa per tifosi della CdL: "cosa dire a difesa della legge sulle intercettazioni"

".... le pene previste per i reati di cui sono accusati medici e funzionari sono ben superiori ai dieci anni..."

l’indagine nella clinica Santa Rita è partita da intercettazioni disposte per truffa e falso (reati inferiori ai 10 anni), quindi senza le intercettazioni non avremmo scoperto nulla.


ps
lo so che per voi è come il diavolo, ma leggi qua
http://www.beppegrillo.it/2008/06/passaparola_lun_2.html#more

a volte mettersi in ascolto fa bene al senso critico e all'autonomia di pensiero

Igor ha detto...

non entro nel merito della vicenda, non sono in grado di giudicare.
una cosa però mi lascia perplesso: la "vendita" di questi ddl.

sempre a pararsi dietro la volontà del popolo italiano. io in campagna elettorale non ho sentito un dibattito sulle intercettazioni come priorità del paese.nemmeno la norma sull'immunità delle cariche istituzionali o la salvezza delle frequenze di rete4 lo erano.

soldi, rifiuti di Napoli e immigrazione erano i comandamenti.
bene...che stanno facendo?

mi sa che i primi 100 giorni saranno il solito film già visto sette anni fa. lieto di sbagliarmi, ma la cricca è sempre quella.