da una mia amica...
"abbiamo più volte ringraziato Marco Pannella & C. perchè con il referendum sulla legge 40 ha contribuito a farci capire cosa stava succedendo nel mondo. Da oggi in poi saremo anche molti grati a Rosi Bindi & Barbara Pollastrini, perchè senza i DICO non avremmo mai avuto la splendida giornata di Sabato 12 Maggio a Piazza San Giovanni.
Eravamo più di un milione, scrivono i giornali. Il colpo d'occhio era strepitoso: la piazza era gremita, e pure le vie intorno.
E' stata una giornata veramente indimenticabile, per tutti noi: nata dalla polemica sui DICO, la manifestazione si è trasformata nella più grande festa per la famiglia (rimanendo chiara la contrarietà a quella proposta di legge). In piazza c'era veramente aria di festa: abbiamo cantato, ascoltato, applaudito, chiacchierato insieme ai figli ed agli amici. C'eravamo. Vecchia e stantìa la contrapposizione con Piazza Navona, non certo voluta da noi: è stata organizzata dopo la nostra, proprio per cercare di non lasciarci tutta la scena mediatica, ma si è rivelata un boomerang per gli organizzatori. Poca la gente - penoso il tentativo delle tv e dei fotografi di fare solo riprese a campo stretto, per non far vedere i vuoti - e soprattutto nessuna novità, continui riferimenti a "l'altra piazza", "la piazza clericale" (la nostra), come l'ha definita Boselli, e poi slogan fritti e rifritti, prevedibili e inutili, invettive contro la Chiesa su cui non vale la pena neanche perdere tempo a polemizzare. Una sola osservazione: dalle foto sul sito di Repubblica si vede qualche bambino. Pochi - due o tre quelli mostrati - ma i fotografi li hanno ripresi, per far vedere che ce n'erano anche in quella piazza. Sono stati costretti, in un certo senso, visto che la cosa più bella di San Giovanni era la quantità impressionante di bambini, di tutte le età. Poche le tonache, a San Giovanni, e non lo dico per contrapporre le "gerarchie" - fa ridere la sola idea di gerarchia, se si pensa ai nostri parroci - al "popolo": la prima grande manifestazione dei cattolici italiani, dei laici, nel senso di non consacrati. Una novità assoluta, e se Emma Bonino ancora ripete ossessivamente che a San Giovanni c'era gente mobilitata da ventiseimila parrocchie, pazienza, si rassegni: si sono mobilitate essenzialmente - e giustamente - le associazioni e i movimenti che hanno voluto la manifestazione e firmato il manifesto "Più famiglia" - che hanno anche pagato le spese di pullman e treni - mentre le parrocchie, in generale, hanno permesso di dare l'avviso della giornata, ma sono stati pochissimi i parroci che hanno promosso personalmente la trasferta a Roma (e ancora di meno quelli che sono venuti).
Un popolo nuovo, a San Giovanni, di cattolici ma anche di tanti laici, un popolo con cui bisogna cominciare a fare i conti. Il referendum sulla legge 40 qualcosa aveva fatto vedere, ma "nun ce vonno sta'", hanno girato la testa dall'altra parte, hanno scritto che il popolo bue non era andato a votare perchè non aveva capito niente, perchè si erano messe di mezzo le famigerate gerarchie vaticane, e perchè l'astensione era stata un imbroglio. E adesso, che non si è astenuto nessuno, ma si è scesi in piazza in centinaia di migliaia con carrozzini e carrozzelle, che si fa? Popolo bue? Nessuno ha capito niente? Una grande allucinazione collettiva, per cui tutti contemporaneamente siamo andati a San Giovanni? O una cammellata generale con le gerarchie vaticane a spingere dietro? La verità è che in questi anni è cresciuto fra i cattolici un popolo nuovo, soprattutto dall'esperienza dei movimenti, e questo a San Giovanni si è visto. Non se ne erano accorti i media, ossessionati a ripetere che le chiese sono vuote. E questa piazza, invece, si è riempita perchè tante chiese, all'insaputa dei più, in questi anni si sono di nuovo riempite. E questi cattolici (cioè noi) hanno incontrato tanti laici, proprio quando le nuove sfide della tecnoscienza hanno cominciato a farsi sentire. Laici che rimangono non credenti, e che comunque ascoltano e stimano Papa Benedetto XVI, che sono diventati nostri compagni di strada, e anche amici".
see u,
Giangiacomo
lunedì 14 maggio 2007
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1 commento:
"Ieri Adamo ed Eva hanno battuto Adamo e Giuseppe con un netto e indiscutibile 6 - 0.
Fassino e il Palazzo hanno un bel dire sul dover rispettare le due piazze di ieri, ma non hanno capito che di piazza ieri pomeriggio c’è ne è stata una sola, perché per fortuna i normali sono la stragrande maggioranza nel Paese mentre i diversi un’esigua minoranza.
Una minoranza sostenuta solo da un governo fuori dal tempo, forse l’unico a coprire la scandalosità del loro gay pride.
...
Un Governo che ieri ha subito un pesante cappotto.
Viva la famiglia abbasso i culattoni"
Roberto Calderoli 13 maggio 2007
see u,
Giangiacomo
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