martedì 4 dicembre 2007

L'assenteismo nella PA incide di 1 punto sul nostro PIL

"L'assenteismo è l'emblema dell'inefficienza e del cattivo funzionamento della pubblica amministrazione, il fenomeno più evidente e clamoroso". Il presidente di Confindustria Luca di Montezemolo lo ha sottolineato partecipando all'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università Luiss. "Azzerare le assenze diverse dalle ferie - dice - porterebbe ad un risparmio di quasi un punto di Pil, 14,1 miliardi: 8,3 negli enti centrali e 5,9 in quelli locali". Montezemolo spiega che "portare la quota di assenze totali, comprese le ferie, al livello di quelle nel settore privato darebbe un risparmio di 11,1 miliardi". Il presidente di Confindustria ha anche tracciato una sorta di classifica dell'assenteismo. "Tra ferie e permessi vari un pubblico dipendente è fuori ufficio mediamente un giorno di lavoro su cinque. Tra i ministeri il top si raggiunge al ministero della Difesa, con 65 giornate di assenza in un anno, seguiti da ministero dell'Economia e da quello dell'Ambiente, entrambi con oltre 60 giorni. Altrettanto elevato è l'assenteismo nell'Agenzia delle Entrate. All'Inpdap si sfondano i 67 giorni". Negli enti locali, aggiunge Montezemolo, "spicca il Comune di Bolzano con 74 giorni di assenza all'anno, pari al 29% delle giornate lavorative. Oltre 70 giorni anche il Comune di La Spezia e la Provincia di Ascoli Piceno"."Come si deve reagire?", si domanda Montezemolo. La sua risposta è che "occorre anzitutto tornare a remunerare di più chi lavora di più, sia nel pubblico che nel privato. E sanzionare chi non produce pur essendo pagato per farlo. Nel pubblico impiego serve poi una verifica oggettiva dell'impegno. Basta con premi di risultato uguali per tutti". E' necessario per affrontare il nodo dell'assenteismo, ma più in generale costi ed inefficienze della pubblica amministrazione. Al problema delle "assenze", dice il presidente degli industriali, "si aggiungono i costi generati dalla bassa o nulla produttività di quella parte dei dipendenti pubblici, minoritaria ma non piccola, che svolge poco e male la sua attività, pur essendo ufficialmente presente sul posto di lavoro". Non tutto è negativo, "nella pubblica amministrazione così come in ogni parte della nostra società ci sono eccellenze che dobbiamo fare emergere. Persone straordinarie il cui entusiasmo viene ogni giorno mortificato da un sistema che ha come obiettivo portare tutti alla velocità del più lento".

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Giangiacomo

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